Più giro e più trovo aree espositive sempre più belle, curate e assortite che però non rendono quanto si immagini. Strano perché spesso dietro c’è una meticolosa progettazione di percorsi fatti per guidare il paziente tra gli scaffali ma a volte qualcosa non funziona. Sapete perché? Perché la vostra non è un Autogrill o un Ipermercato, la vostra è una farmacia!
I clienti possono essere gli stessi, i bisogni no.
Per il vostro percorso performante (sulla carta), avete tenuto conto di fattori determinanti?
Tipo:
⚠️La fretta del cliente: spesso chi entra in farmacia ha poco tempo, i percorsi troppo articolati possono risultare fastidiosi per chi ha l’auto in doppia fila o il figlio che esce da scuola...
⚠️L’ansia di perdere il turno: vi siete accorti di quanti clienti rinunciano a girare tra gli scaffali per paura che quella vecchia volpe della signora Maria li scavalchi nella loro posizione in coda?
⚠️Il banco brucia farmacia: se il banco è vicino all'ingresso, molti pazienti cercheranno sempre la strada più veloce, ignorando tutto il resto della farmacia…
⚠️Un bisogno, una soluzione: non tutti i pazienti vedono la farmacia come luogo dove passare ore di “shopping”. Alcuni cercano solo di risolvere un problema immediato, senza interesse per nuovi reparti, offerte o novità…
Cosa fare?
💡Rivedere periodicamente i percorsi osservando le abitudini dei vostri pazienti, non quelli ideali scritti su qualche manuale.
💡Evitare di oscurare più della metà dell’area espositiva creando le postazioni con pc e cassa tutte nella stessa zona.
💡Inserire un sistema eliminacode (va bene anche basilare).
💡Richiedere una consulenza a Luca Caliò, che sarà lieto di visitare la vostra farmacia per aiutarvi a far resuscitare le zone commercialmente “morte” della vostra area espositiva.
Io sono Luca Caliò
Il Consulente dei Farmacisti,
quello che vi aiuta a rendere le vostre belle farmacie anche funzionali 😉