Scusate la metafora ardita ma tutta la narrazione per la farmacia dei servizi su cui si sta spingendo al massimo, mi fa venire in mente una nuova corsa all’oro dove spesso chi vende il mezzo guadagna di più rispetto a chi insegue il fine. Niente di nuovo, perché l’oro e le pale spesso sono stati rappresentati da altro. Basti ricordare alla fortuna che accumulò l’azienda Cisco vendendo router durante l’esplosione mondiale di Internet o la più recente storia di Nvidia che cavalcando il boom delle intelligenze artificiali, vendendo i suoi microchip è salita in poco tempo tra le aziende più capitalizzate al mondo.
Ma perché vedo questa analogia nel nostro settore?
Perché mentre si stava esaurendo l’effetto “tamponeria” (ne parlammo nel 2022 anche durante un corso di Rifarma insieme alla Dr.ssa Bianca Peretti e al Prof. Giuseppe Salvato), c’era chi vedeva nella telemedicina l’unica strada da seguire per salvare le farmacie italiane, facendo tanti sogni e pochi conti. Più di recente, tornando da una fiera dedicata al mondo farmacia, ho notato più aziende che vendevano strumenti per la telemedicina di quelle che solitamente propongono farmaco/parafarmaco/cosmesi.
Alcune di queste non hanno mai lavorato con i farmacisti o fino a poco fa si occupavano di altro. Nulla di male a trasformarsi in base a come muta il mercato ma questi son problemi loro, noi pensiamo alle farmacie. Ogni singola farmacia.
⚠️ Vi state ponendo domande tipo:
❓️Questi servizi portano nuovo slancio alla mia farmacia?
❓️Tengo sotto controllo i costi sostenuti per offrire questi servizi?
❓️Tra i costi penso solo all’acquisto/noleggio di apparecchiature o calcolo eventuali lavori di adeguamento dei locali, il tempo dei collaboratori dedicato a formarsi e ad effettuare ogni singola prestazione?
...ecc.
💡Organizzare BENE un nuovo servizio in farmacia, vi aiuta a capire se ne vale la pena.
E’ solo uno spunto del primo caffè della settimana, ma se volete, approfondiamo!